La maggioranza delle persone che hanno avuto un ictus transitorio non se ne accorgono, ma rischiano grosso. Più di due terzi delle vittime non è in grado di riconoscere i sintomi del TIA, l’attacco ischemico transitorio29 Ottobre, 2012

Molte persone potrebbero aver subìto un ictus e non essersene rese conto. Sono infatti almeno due terzi coloro che non sono in grado di riconoscere i sintomi del TIA, l’attacco ischemico transitorio – anticamera dell’ictus vero e proprio in grado di rendere disabile o far morire la persona. Questo evento conseguente, secondo la UK Stroke Association, si verifica in una persona su dieci che ha avuto un TIA, ed entro una settimana dall’evento, se non adeguatamente curato.

In Italia, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, i casi di ictus sono circa 200mila ogni anno. Di questi l’80% sono “nuovi” episodi e il 20% delle recidive. In questo 80% possono dunque rientrare anche i casi di TIA che si sono evoluti.
Da queste cifre molto alte – quasi un caso ogni cinque minuti – si capisce come sia importante rendersi conto se si è stati vittime di un TIA e non lo si è capito. E, sebbene, l’ictus colpisca in prevalenza le persone di oltre i 65 anni di età, oggi è risaputo che può tranquillamente colpire persone giovani e perfino i bambini – specialmente l’attacco ischemico transitorio.

L’indagine promossa dalla britannica Stroke Association ha messo in luce un fenomeno legato al TIA che ha destato molta preoccupazione tra le istituzioni sanitarie. Si è scoperto infatti che soltanto il 26% delle persone intervistate si sarebbe recata al pronto soccorso a seguito di sintomi come senso di puntura come da spilli o formicolio diffuso su un lato del corpo, improvvisi problemi di linguaggio, debolezza facciale e del corpo in genere, cecità temporanea e altri. Tutto questo, nonostante l’87% degli intervistati abbia dichiarato che sarebbe preoccupato dall’insorgere di detti sintomi.

Questa indagine ha pertanto mostrato che sulla materia vi è un’ignoranza diffusa e che diventa indispensabile fare più informazione e sensibilizzare le persone sulla necessità di tenere sotto controllo l’insorgenza di eventuali sintomi e di recarsi al più presto dal medico o in ospedale per ottenere le cure del caso. Come detto, se non trattato adeguatamente, il TIA si può con facilità trasformare in un ictus, con tutte le disastrose conseguenze del caso. Occhio dunque a conoscere quali sono i sintomi e, nel caso, rivolgersi immediatamente ai servizi sanitari.

Di Diritti del malato

movimento per il sostegno del malato attraverso il miglioramento del sistema sanitario.

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