Bari, Italia – Un inquietante sviluppo nelle indagini condotte dai Carabinieri NAS di Bari ha sottolineato l’importanza della sicurezza alimentare nel paese, e ha fatto emergere gravi preoccupazioni per la salute pubblica. La Lega del Diritto del Malato (LDM) esprime profonda inquietudine di fronte a questi recenti sviluppi e invita le autorità competenti a garantire che simili incidenti non si verifichino in futuro.

Secondo un comunicato stampa dal Ministero della Salute, nel corso delle ispezioni eseguite dai militari del NAS di Bari, in collaborazione con il Gruppo CC per la Tutela della Salute di Napoli e altri NAS, sono state eseguite 18 misure cautelari contro imprenditori e dipendenti di aziende ittiche, una società di consulenza sulla sicurezza alimentare e un laboratorio privato.

Queste misure sono state adottate a seguito di indagini avviate nel giugno 2021, quando decine di persone in diverse province italiane, tra cui un’intera famiglia, sono state ricoverate dopo aver consumato tonno a pinna gialla adulterato. Si è scoperto che il tonno veniva decongelato e adulterato con sostanze vietate, come nitriti e nitrati, alterando pericolosamente il prodotto per esaltarne colore e aspetto.

Oltre a ciò, ulteriori investigazioni hanno rivelato che ingenti quantità di salmone congelato venivano vendute come fresche. Inoltre, i prodotti ittici scaduti venivano utilizzati per preparare altre pietanze. E, in una circostanza, è stata scoperta una partita di tonno alterata e pericolosa per la salute, contaminata con elevati livelli di istamina, una sostanza che può causare gravi reazioni se ingerita in grandi quantità.

La LDM esprime profonda preoccupazione per la manipolazione e la frode alimentare evidenziate in questo caso e sollecita il rafforzamento dei controlli e delle procedure di sicurezza alimentare. La salute e il benessere dei cittadini devono essere la priorità.

È anche estremamente inquietante notare che gli indagati avrebbero falsificato i risultati delle analisi sui prodotti ittici e falsificato certificati di laboratori accreditati. Queste azioni hanno indotto il Servizio Veterinario della ASL BT a revocare un’azione esecutiva di verifica, mostrando come queste frodi possano facilmente ingannare anche le autorità competenti.

Il sequestro di beni per un valore di oltre 5 milioni di euro dalle aziende ittiche coinvolte sottolinea la gravità della situazione. La LDM richiede trasparenza e giustizia per garantire che il cibo che arriva sulle tavole degli italiani sia sicuro e che coloro che mettono a rischio la salute pubblica vengano ritenuti responsabili.

In questo momento critico, è essenziale che i cittadini abbiano fiducia nelle istituzioni e che il cibo che consumano sia sicuro e non adulterato. La LDM continuerà a monitorare la situazione da vicino e a sostenere le vittime di tali frodi.

Nota: le persone indagate in relazione ai fatti riportati sono da considerarsi presunte innocenti fino alla conclusione del processo legale.

Di Diritti del malato

movimento per il sostegno del malato attraverso il miglioramento del sistema sanitario.

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