E’ arrivata l’estate e quando il termometro sale oltre i 30 gradi, è fondamentale conservare il cibo nel modo corretto, sia in frigorifero che in dispensa.

Scopriamo insieme quali sono le cose utili e consigliate dagli esperti, da rispettare quando si va a fare la spesa, e come deve essere sistemato il cibo nel frigorifero di casa o in dispensa.

Durante la stagione calda, è importante prestare molta attenzione alla manipolazione e soprattutto alla conservazione degli alimenti. 

Quando si va a fare la spesa in una giornata estiva, il tragitto tra il supermercato e la nostra abitazione può essere un problema per gli alimenti acquistati, in particolare per i più deperibili (come latte alimentare, latte pastorizzato, burro, formaggi, carni o salumi freschi, frutta e verdura fresche, pasta fresca, uova e pesce fresco) o per i surgelati.

Il rischio è quello di interrompere la catena del freddo: dalla produzione alla vendita i cibi devono mantenere le stesse temperature. Fino al banco di vendita la responsabilità è del produttore, del trasportatore e infine del venditore, ma dopo è il consumatore che deve fare la sua parte e conservare i cibi nel modo migliore. Un consiglio utile è quello di procurarsi delle borse termiche o sacchetti termici appositi per la spesa per riporre tutti i prodotti surgelati e/o freschi.

Già al momento dell’acquisto, ad occhio nudo, possiamo accorgerci di qualche dettaglio che identifica un principio di scongelamento, ad esempio:

  • quando un surgelato che dovrebbe presentarsi in pezzi individuali, come alcuni tipi di verdura, si presenta sottoforma di un unico blocco nella confezione;
  • quando sulla confezione si dovesse presentare una quantità eccessiva di ghiaccio

Cosa fare appena arrivati a casa?

Dopo la spesa, la prima cosa da fare è riporre quanto acquistato nel frigorifero o nel congelatore.

Ricordiamoci che la temperatura del frigorifero varia a seconda dei ripiani, nonostante il termostato segni una temperatura fissa.

In genere, la parte più fredda è la parte più bassa, mentre nei cassetti la più alta.

Attenzione quindi a dove disporre gli alimenti più deperibili, come carne, pesce, verdura e frutta che andranno riposti nella parte più bassa.

Ci sono altri piccoli accorgimenti che possono tornare utili per la conservazione ottimale dei prodotti alimentari:

  • distanza tra i prodotti: tenere gli alimenti distanziati e ad almeno un centimentro di distanza dalla parete del frigo, per consentire la circolazione dell’aria.
  • scadenza: riporre dietro, i prodotti con scadenza più vecchia e davanti, quelli con scadenza recente
  • confezioni già aperte: per le confezioni già aperte (come verdure sotto olio o aceto), assicurarsi che il prodotto sia completamente coperto dal liquido di governo; per quelli che non contengono un liquido di governo (ad esempio i sughi e pesto), monitorare spesso la conservazione dle prodotto.
  • preparati da forno: conservare preparati come pizza e torte avanzate (anche le più semplici) in frigorifero. Maggiore attenzione ai preparati con farcitura di creme o frutta fresca.
  • avanzi: una regola importante per tutti gli avanzi è quella di riporli in frigorifero, in contenitori puliti e chiusi.
  • prodotti da congelare: nel caso in cui volessimo congelare i nostri avanzi, è meglio scrivere sulla confezione/sacchetto la data di congelamento.
  • raffreddamento prodotto: ricordarsi sempre di far raffreddare bene il prodotto, prima di riporlo in frigo o in congelatore.

MA IN DISPENSA?

I principali nemici del cibo conservato in dispensa, sono le cosidette Tarme del cibo o farfalline alimentari”: sono piccoli insetti che infestano le dispense e si nutrono di cibi secchi, solitamente pasta, farina e cereali, ma a volte anche cibo per animali, frutta a guscio, semi, zucchero e cioccolato.

Vivono bene al caldo e al buio e per questo la dispensa è per loro un habitat ideale.

Naturalmente, come anche le muffe e i moscerini, le farfalline non nascono dal nulla nella nostra dispensa, ma ci arrivano da fuori, spesso anche dalle confezioni prese al supermercato o semplicemente perché attratte dagli odori della dispensa.

Se tra marzo e ottobre, vi accorgete di avere delle farfalline nella dispensa la prima cosa da fare è svuotarla tutta, passarci dentro l’aspirapolvere e pulire il mobile con aceto bianco o un disinfettante per la cucina, soprattutto negli angoli e nelle fessure degli stipiti. Se il mobile che usate come dispensa è rivestito, vi conviene togliere tutti i rivestimenti e sostituirli o assicurarvi che siano stati puliti molto bene prima di rimetterli.

A questo punto, prima di riempire nuovamente la dispensa, dovrete esaminare tutte le confezioni di cibo una per una, ispezionando bene il contenuto per assicurarvi che non siano contaminate da farfalline o larve. Se avete contenitori di plastica o di vetro, togliete quello che c’è dentro e lavateli a fondo prima di riempirli di nuovo e rimetterli nella dispensa. Se trovate insetti in una o più confezioni, buttatele con tutto il contenuto. La stessa fine spetterà anche alle confezioni chiuse su cui notate dei buchi, perché anche questi potrebbero essere opera delle tarme. Se avete confezioni aperte che non sembrano esser state infestate dalle farfalline, conviene comunque buttarle o, se non ve la sentite, metterle nel freezer per almeno una settimana, in modo da essere sicuri che eventuali uova muoiano per il freddo.

Tutta la spazzatura va messa in un sacchetto da tenere il più possibile chiuso e buttare appena possibile, in modo da evitare che qualche insetto riesca a sfuggire e dobbiate rifare tutto da capo dopo pochi giorni.

A questo punto, se volete esseri sicuri di aver eliminato tutte le farfalline in circolazione, potete usare un “anti tarme alimentari”: si tratta di un foglietto adesivo irrorato con una sostanza molto simile agli ormoni femminili delle tarme, che attira gli esemplari maschi. Va attaccato alle pareti della dispensa in modo che le farfalline vi si posino sopra, rimangano appiccicate e alla lunga muoiano. Eliminati i maschi, dovrebbero smettere di riprodursi. 

Un rimedio casalingo molto diffuso sono le foglie d’alloro, se ce le avete in casa: sembra infatti che l’odore dell’alloro allontani le tarme alimentari. Potete inserirle nelle confezioni di cibo (tanto non lasciano sapore) o lasciarle sparse per la dispensa.

Una buona abitudine può essere quella di travasare gli alimenti in contenitori a chiusura ermetica ogni volta che li compriamo e prima di riporli nella dispensa. In questo modo possiamo verificare che non siano già infestati dagli insetti (a occhio, mentre li travasate) e sapere che se anche dovessero esserlo, rimarranno comunque isolati dall’ambiente esterno e non contamineranno altri cibi.

fonte: dal web e “il fatto alimentare”